Certificazione

Certificazione Regolamentata

Certificazione DOP e IGP

IFCQ certifica un’ampia serie di prodotti agroalimentari DOP e IGP nei settori di formaggi, carni fresche, prodotti a base di carne e stagionati, ortofrutticoli. Allo scopo, svolge attività di controllo sugli operatori riconosciuti e del processo di produzione e trasformazione del prodotto.

Con Denominazione di Origine Protetta (DOP) si identifica un prodotto originario di un luogo, regione o, in casi eccezionali, di un determinato Paese, la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico e ai suoi intrinseci fattori naturali e umani e le cui fasi di produzione si svolgono nella zona geografica delimitata. Mentre l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) definisce un prodotto anch’esso originario di un determinato luogo, regione o paese, alla cui origine geografica è attribuibile una determinata qualità; la reputazione o altre caratteristiche e la cui produzione si svolge per almeno una delle sue fasi nella zona geografica delimitata.

I Disciplinari di produzione individuano gli standard qualitativi dei prodotti e forniscono informazioni trasparenti ai consumatori. I prodotti certificati sono garanzia di tracciabilità e di legame con il territorio di origine.

I prodotti certificati favoriscono la salvaguardia della biodiversità attraverso la diversificazione della produzione agricola e sono di incentivo dello sviluppo dell’economia rurale anche in aree svantaggiate. Tra tutti i Paesi europei, l’Italia è al primo posto come numero di prodotti agroalimentari DOP e IGP, a conferma delle tante specialità locali che hanno trovato riconoscimento a livello nazionale e internazionale.

Elenco Prodotti Certificati DOP e IGP

Prosciutti stagionati

Salami stagionati

Salumi cotti

Carni fresche

Altri salumi

Prodotti lattiero-caseari

Prodotti vegetali freschi e trasformati

Filiera Suinicola

IFCQ Certificazioni S.r.l. a socio unico, accreditato ai sensi della norma UNI EN ISO/IEC 17065:2012 e iscritto nell’elenco degli Organismi di Controllo presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf), nell’ambito degli incarichi conferiti, effettua le attività di verifica previste dai Piani di Controllo approvati dal Masaf in relazione alle aziende (allevamenti e macelli) che forniscono materia prima per i prodotti a base di carne suina trasformata a Indicazione Geografica.

Controllo Classificazione delle Carcasse Suine

La classificazione SEUROP delle carcasse suine è prevista dalla normativa comunitaria al fine di rilevare i prezzi di mercato per l’applicazione delle politiche di intervento nel settore. Inoltre, viene garantita una maggiore trasparenza per tutti gli operatori della filiera attraverso la definizione di uniformi modalità operative per la presentazione delle carcasse e delle relative operazioni di pesatura e classificazione.

Introdotta in Europa già dagli anni Ottanta, la classificazione delle carcasse è attualmente prevista ai sensi del regolamento (CE) N. 1234/2007 del Consiglio recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento OCM unica). In seguito, la Commissione UE ha dettato le modalità applicative con il regolamento n. 1249/2008.

Il recepimento a livello nazionale ha portato a un’evoluzione della normativa, che attualmente vede in vigore il DM 24 ottobre 2018 “Norme concernenti la classificazione delle carcasse bovine e suine, la rilevazione dei prezzi e la commercializzazione delle carni di bovini di età inferiore a dodici mesi”.

La classificazione è obbligatoria per tutte le strutture di macellazione; gli stabilimenti che abbattono un numero pari o inferiore a 200 suini a settimana in media annuale e in presenza di particolari condizioni commerciali hanno facoltà di richiedere al Ministero l’esenzione dall’obbligo della classificazione attraverso il modulo dedicato; tuttavia, l’operatività ai fini delle DOP/IGP i cui disciplinari di produzione prevedono che i suini siano classificati comporta l’obbligo di classificazione a prescindere dal numero dei suini macellati.

La classificazione deve avvenire da parte di tecnici muniti di specifica abilitazione conseguita con la frequenza di corsi organizzati dal MIPAAF e tenuti presso strutture di macellazione presenti sul territorio nazionale. Successivamente alle operazioni di pesatura delle carcasse e alla misurazione della percentuale di carne magra con l’utilizzo di strumenti manuali, semi-automatici o automatici, si procede alla marcatura delle singole carcasse attraverso l’apposizione, all’altezza della coscia, della categoria di peso (H o L) seguita dalla classe di carnosità (espressa con le lettere SEUROP o, in alternativa, con la percentuale di carne magra). È consentito identificare le mezzene per mezzo dell’etichettatura; in questo caso, è necessario richiedere la preventiva autorizzazione al Ministero.

Con cadenza settimanale le strutture di macellazione sono tenute alla comunicazione dei prezzi riferiti alle carcasse classificate nella settimana precedente; sono tuttavia previste deroghe all’obbligo di comunicazione dei prezzi sulla base di specifiche condizioni.

Con Decreto Ministeriale, IFCQ è stato incaricato di svolgere gli audit ai fini della verifica della corretta applicazione degli adempimenti previsti per gli stabilimenti di macellazione; l’attività si svolge sulla base di un programma che rispetta quanto espressamente previsto dal DM del 24.10.2018 relativamente alla numerosità dei controlli e ai requisiti verificati.

Gli esiti della classificazione e della rilevazione dei prezzi delle carcasse suine da parte delle strutture di macellazione interessate devono essere comunicati al Ministero tramite il portale www.impresa.gov.it Le informazioni per l’accesso possono essere richieste a:
IFCQ Certificazioni srl – Tel. 0432.940349

Raffaella Concil: concil@ifcq.it – Ambra Iob: iob@ifcq.it

Certificazione Latte Fieno STG

Tra i nuovi servizi di certificazione offerti da IFCQ Certificazioni, si evidenzia l’attività di controllo relativa alla qualifica di “Latte fieno” STG (Specialità Tradizionale Garantita). Proposta dall’Austria, tale certificazione trova applicazione in tutti i Paesi dell’Unione Europea e prevede che gli operatori intenzionati alla produzione, al confezionamento e alla commercializzazione del “Latte fieno” debbano rispettare il “Reg.(UE) 2016/304 della Commissione del 2 marzo 2016”.

In sostanza, il “Latte fieno” STG rappresenta un metodo produttivo di latte proveniente da bovine allevate in allevamenti tradizionali e sostenibili. Gli animali devono essere alimentati in prevalenza con mangimi freschi o conservati secchi, quali erba o fieno, e solo in minima parte con legumi e cereali; vietato invece l’uso di mangimi fermentati (insilati), OGM, alimenti di origine animale (escluso il latte per gli animali nati da poco). Questo tipo di alimentazione garantisce una migliore salute degli animali, ruminanti con apparato digestivo adatto appunto all’erba, e una più elevata qualità del latte, in termini di proprietà nutritive e sicurezza. È possibile anche produrre presso la medesima azienda “Latte fieno” e latte convenzionale, a patto che gli alimenti zootecnici destinati alla filiera “Latte fieno” STG siano mantenuti distinti da quelli non consentiti dal disciplinare. Inoltre, esiste la possibilità di certificare anche il latte di capra e quello di pecora.

La certificazione “Latte fieno” si inserisce in una più ampia strategia agricola basata sulla sostenibilità e sulla salvaguardia del territorio, in quanto il fieno destinato ad alimentare gli animali viene ricavato da un’attenta gestione dei campi.  Il sistema garantisce nel contempo un migliore benessere animale, in quanto i bovini devono avere libero acceso a uno spazio aperto dove pascolare e sufficiente spazio interno.

IFCQ, sulla base di quanto stabilito dalla normativa europea, ha sviluppato il piano di controllo e il prospetto tariffario per il “Latte fieno” e per il “Latte fieno di capra”. I soggetti interessati alla produzione delle STG “Latte fieno” e “Latte fieno di capra”, che possono essere sia produttori di latte che trasformatori, devono trasmettere alle strutture di controllo autorizzate dal MASAF, come IFCQ, la richiesta di adesione al sistema dei controlli.

Documenti Latte Fieno STG

Certificazione Volontaria

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