RAPPORTO COOP 2021:
più attenzione alla salute e alla qualità anche a tavola

Nov 15, 2021

Gli italiani ricercano nel cibo una fonte di benessere: è quanto emerge dal “Rapporto Coop 2021 – Economia, Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani” redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) con la collaborazione di Nomisma, il supporto di Nielsen e i contributi di Gfk, Gs1-Osservatorio Immagino, Iri Information Resources, Mediobanca Ufficio Studi,  Npd,  Crif, Tetra Pak Italia.

Dal Rapporto, scaricabile a questo link: https://www.italiani.coop/rapporto-coop-2021-anteprima-digitale/, si evince come la pandemia abbia cambiato le abitudini alimentari della popolazione italiana, in primo luogo perché durante il lockdown il cibo ha assunto una nuova centralità, mantenendola anche in seguito e accendendo i riflettori sul tema della qualità. Infatti, l’83% degli italiani si è dichiarato pronto a pagare di più per mettere nel carrello prodotti certificati. Una propensione che va di pari passo con la sempre crescente attenzione all’etichetta. Le indicazioni sull’origine della materia prima e la tracciabilità sono fondamentali al momento dell’acquisto per il 39% dei nostri connazionali, si tratta di un driver di scelta ancora più importante dei valori nutrizionali, che è ritenuto determinante per il 28% della popolazione.

In particolare, gli italiani sembrano dare meno importanza ai brand che puntano sull’immagine, scegliendo piuttosto prodotti meno conosciuti ma con un valore aggiunto più elevato. Questa tendenza è legata anche all’affermarsi dei discount, che rappresentano il 20% delle vendite della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), e alla crescita degli acquisti di prodotti alimentari Marca Del Distributore (MDD) che ha segnato un +9% dal 2013 ad oggi, a scapito delle quote di mercato delle grandi marche. In crescita anche i piccoli produttori che nello stesso lasso di tempo hanno raggiunto un +3%, dimostrando così la propria capacità di intercettare in modo rapido le necessità dei consumatori. Tutti i canali di distribuzione stanno affrontando la medesima sfida: offrire la migliore qualità del prodotto mantenendo il prezzo accessibile.

Dal punto di vista della cultura alimentare, il 24% degli italiani si mantiene fedele alla dieta mediterranea, mentre oltre il 50% segue totalmente o in parte altri stili alimentari (biologico, vegano, gourmet, iperproteico e low carbs). La grande novità che emerge nel 2021 è rappresentata però da una nuova categoria: i climatariani, cioè quelli (1 italiano su 6) che affermano di adeguare il proprio regime alimentare in funzione della riduzione dell’impatto ambientale. La spinta al Green è sempre più sentita tra gli italiani, tanto che l’88% dichiara di associare al cibo il concetto di sostenibilità, che si traduce per il 33% nel seguire un metodo di produzione rispettoso dell’ambiente, per un ulteriore 33% nell’attenzione alla scelta degli imballaggi, per il 21% nelle indicazioni di origine e nella trasparenza della filiera e per il 9% nella responsabilità etica.

Di conseguenza, i consumatori prestano un’attenzione sempre maggiore ai marchi di qualità come SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata), un servizio offerto anche da IFCQ Certificazioni, che rappresenta uno schema di certificazione volontario dei prodotti agroalimentari coltivati con tecniche di produzione integrata a basso impatto ambientale.

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