Ieri presso Udine Esposizioni il dott. Loris Licit, Responsabile del Sistema di Gestione per la Qualità di IFCQ Certificazioni srl, ha avuto il piacere di tenere il corso dal titolo “Qualità e valorizzazione dei prodotti agroalimentari” al numeroso pubblico di operatori aderenti al marchio “IO SONO FVG“.
Da due anni, infatti, l’Organismo di Certificazione con sede principale a San Daniele del Friuli è impegnata, su incarico della Fondazione Agrifood & Bioeconomy FVG, nei controlli sulla tracciabilità e sul rispetto degli impegni di sostenibilità da parte degli operatori del settore food che hanno aderito al marchio collettivo regionale.
Nella prima parte del corso, il docente ha approfondito il funzionamento dell’Organismo di Certificazione, quale organizzazione terza ed indipendente, che valuta, tramite attività di audit, la conformità di un’azienda, di un processo o di un prodotto, rispetto ai requisiti dettati da regolamenti, norme, o standard di certificazione; nonché il concetto di accreditamento degli organismi e la funzione ricoperta da ACCREDIA, l’ente di accreditamento italiano.
La norma tecnica, per essere certificabile, deve prevedere requisiti valorizzanti, aggiuntivi rispetto alla legge, che possano essere compresi dal mercato e dal consumatore allo scopo di differenziare il prodotto rispetto al prodotto convenzionale. Esistono tante norme, con significati e obiettivi differenti. In base ai propri obiettivi, le imprese possono scegliere la norma che più risponde alle esigenze.
È seguito un approfondimento sugli schemi di certificazione. Le certificazioni volontarie sono attestazioni volontarie ottenute mediante controlli da parte di Organismi di Certificazione, a cui l’azienda si sottopone spontaneamente, non indispensabili per legge al fine di operare nel proprio settore, ma che certificano il modo di operare secondo standard specifici più elevati. Fanno parte di questa categoria anche le certificazioni regolamentate basate sui disciplinari di produzione. Questo tipo di attestazioni vengono rilasciate dagli Organismi di Certificazione dopo la verifica del rispetto dei requisiti fissati.
Le tipologie di certificazione volontaria più diffuse sono: ISO 9001, ISO 14001 – EMA, SA 8000, OHSAS 18001, ISO 22000, ISO/TS 22002, ISO 22005, FSSC 22000, BRC, IFS, GLOBALGAP, VIVA, DAP, certificazioni internazionali di qualità basate su norme ISO e HACCP (quali ad esempio HALAL).
Mentre la certificazione regolamentata è caratterizzata dal fatto che la norma di riferimento è definita dall’amministrazione pubblica: Commissione Europea come nel caso dei prodotti DOP / IGP / BIO, Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste nel caso dei sistemi di qualità nazionali, Regioni nel caso dei sistemi di qualità regionali. Nella certificazione regolamentata l’organismo di certificazione viene scelto dai produttori e autorizzato dal MASAF. L’organismo di certificazione deve essere Accreditato e l’autorità pubblica esercita la vigilanza sull’organismo di certificazione ma anche sui produttori e sul mercato.
Le tipologie di certificazione regolamentata più diffuse sono: BIOLOGICO, DOP/IGP/STG, SQNPI, SQNZ, SQNBA e SQR.
Il corso ha rappresentato un’occasione per approfondire le tipologie di certificazione regolamentata e volontaria di interesse per le imprese delle filiere agroalimentari nonché di confronto tra i partecipanti.



