PECORINO ROMANO: UNA DOP IN CRESCITA

Feb 28, 2022

Il Pecorino Romano DOP, certificato da IFCQ Certificazioni, è il principale formaggio da latte di pecora DOP italiano per volumi prodotti (81,54% sul totale nazionale. Fonte: Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano DOP). Anche all’estero il Pecorino Romano si fa notare fra le DOP, classificandosi al primo posto come formaggio ovino esportato dall’Unione europea (fonte CLAL, 2020). Questo formaggio tipico viene esportato in prevalenza in USA, tanto che dei 285mila quintali prodotti con la campagna 2019-2020, 110mila quintali sono stati destinati al mercato statunitense.

La zona di produzione del Pecorino Romano è compresa tra le Regioni Lazio, Sardegna e provincia di Grosseto, in Toscana. La filiera coinvolge 11.236 allevamenti, 37 produttori, 20 Cooperative e 17 Aziende private nella zona di produzione, con una concentrazione prevalente in Sardegna, dove si registrano complessivamente (tra fissi e stagionali) circa 40mila addetti. Infatti, approssimativamente il 95% del Pecorino Romano viene prodotto in Sardegna dal latte di pecora di razza Sarda. Il fatto che l’alimentazione delle pecore derivi in prevalenza dal pascolo è strettamente legato alle caratteristiche del latte, ad esempio per quanto riguarda la resa della caseificazione e il profilo nutrizionale del prodotto finito.

L’andamento dei prezzi del tipico formaggio sardo è condizionato dalle fluttuazioni della domanda esterna, statunitense in primis, dalle politiche commerciali della GDO e dalla variabilità della domanda dei consumatori, che per questo prodotto si attestano su una fascia di età matura.

Infatti, secondo l’indagine di Ismea “Il mercato dei formaggi pecorini: scenario attuale e potenzialità di sviluppo tra tradizione e modernità dei consumi”, datato novembre 2019, il profilo tipo degli acquirenti di formaggi pecorini DOP è rappresentato da famiglie composte da 2/3 componenti, dove il responsabile degli acquisti ha un’età superiore a 55 anni, che fanno parte delle classi di reddito medie e vivono al Centro-Sud, dove è radicata la tradizione culinaria dei pecorini.

Dopo aver raggiunto valori attorno ai 9 euro al chilogrammo fino ai primi mesi del 2016, i prezzi del Pecorino Romano hanno imboccato una tendenza al ribasso con un minimo poco sopra i 5 euro toccato a luglio 2017. Si è verificata poi una graduale ripresa della crescita del prezzo, tanto che il 29 novembre 2021, alla Borsa merci di Milano, il Pecorino Romano con cinque mesi e oltre di stagionatura ha raggiunto i 10 euro al chilogrammo, con una crescita del 7,41% da fine settembre (dati pubblicati dalla società CLAL, che si occupa di analizzare l’andamento del mercato lattiero caseario.

Il gusto del formaggio sardo ha conquistato anche una delle catene di ristorazione più diffuse al mondo: si tratta della Burger King®, che ha creato un nuovo panino dal nome “The Pecorino e Scamorza Burger” (panino brioche bun, salsa di Pecorino Romano DOP, soncino, pomodori semi secchi con origano, due fette di scamorza bianca e una patty di carne gourmet), sulla scia di una crescente attenzione alla qualità e all’origine delle materie prime utilizzate. “Sapore, aroma, consistenza e il gusto tipico di un prodotto tipicamente italiano e famoso in tutto il mondo. Per i nostri nuovi Italian Kings non potevamo che scegliere come protagonista il Pecorino Romano DOP – ha affermato Alessandro Lazzaroni, General Manager di Burger King Restaurants Italia – che prevediamo di far assaggiare mezzo milioni di italiani in soli 4 mesi.” Il Pecorino Romano DOP rappresenta un insieme di valori ai quali i consumatori prestano un’attenzione sempre maggiore: la qualità, il gusto, la tradizione e la sostenibilità. Per questo motivo, la produzione ha grandi potenzialità di crescita; di tale sviluppo andrebbe a beneficiare soprattutto il territorio sardo, attraverso la valorizzazione del ruolo socio-culturale del pastore e la ricaduta economica sulla filiera.

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